sabato 5 gennaio 2008

La Poesia del Calcio

Chissà se nel 1848 quando, per merito di alcuni college inglesi, venne ideato il calcio moderno, qualcuno si sarebbe immaginato come si sarebbe evoluto. Amato e odiato, il calcio è più che uno sport. E' poesia, metafora della vita, entusiasmo, stile, fantasia, aggregazione.
E' il vero gioco mondiale. Il fattor comune di ritrovo di tutte le classi sociali; è presente nelle periferie delle città, nelle scuole, nei bar, nelle famiglie. In qualunque paese del mondo attira milioni di curiosi. Perchè? Quali sono le motivazioni di un amore così forte per questo sport?
La leggenda che si porta dietro alimenta la passione: Pelè, Maradona, Cruyff, Beckenbauer, Puskas, Best, Eusebio, Garrincha, Platini, Baggio, Zidane sono solo alcuni dei nomi che dietro di sè portano nell'immaginario collettivo l'essenza del gioco, la bellezza di una giocata, la storia. E se secondo Pasolini "Il calcio è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo", questi nomi sono diventati le divinità del nostro tempo. Pensiamo alle giocate di Pelè (non per caso chiamato "O Rei"): è incredibile come si rimanga incantati da gesti di mezzo secolo fa.
Certo, il calcio è cambiato, troppi soldi, troppa violenza. Ciò che non cambia è la semplicità del gioco, la passione che esso porta con sè. Viva la poesia e le emozioni del calcio. Cerchiamo di non rovinarlo.

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